FRANCESCO LUGHEZZANI | San Servolo

Dal XVIII secolo all’avvento della Legge Basaglia, l’Isola di San Servolo, a Venezia, ha ospitato un manicomio, protagonista oggi, attraverso i suoi archivi fotografici, di questo progetto di Francesco Lughezzani. Fra i documenti più interessanti del manicomio ci sono le immagini del fondo fotografico, e in particolare un album comparativo che, accostando i volti dei pazienti prima e dopo la degenza, ne testimoniano l’avvenuta guarigione.
Sul rapporto tra psichiatria e fotografia esiste un’ampia letteratura, tuttavia questo progetto, raccontandoci una fase ancora profondamente lombrosiana della psichiatria – soggetta a una cultura della contenzione forzata e una definizione della neurodivergenza positivista e ottocentesca – indaga come la fotografia sia stata impiegata a San Servolo come strumento, non solo come “occupazione terapeutica”, soprattutto nelle fasi dello sviluppo e della stampa, ma anche nella sua dimensione relazionale, nel definire un rapporto – purtroppo spesso brutale – tra medico e internato. In tantissimi degli album degli archivi oggi conservati nel piccolo museo dell’ex ospedale, vediamo una mano poggiata sulla testa o sulle spalle dei soggetti: è una mano che rassicura o che incatena?

Immagini concesse dall’Archivio storico di San Servolo, San Servolo srl – Città Metropolitana di Venezia

Francesco Lughezzani (Verona, 1989) dal 2017 lavora come redattore e responsabile della programmazione culturale del Circolo del Cinema, associazione che custodisce un vasto archivio cartaceo e fotografico. Ha frequentato il corso progettuale 2022/23 a Spazio Labo' e il Master in fotografia di Reportage Contemporaneo con Arianna Arcara l'anno successivo. Ha condotto ricerche sulla Mostra del Cinema di Venezia nell'ambito del programma Biennale College, presso gli archivi della Biennale, e ha lavorato agli archivi della Cineteca di Bologna, occupandosi del Fondo Blasetti e Calendoli. Insegna materie audiovisive presso scuole e associazioni e nel 2020 è tra i fondatori della casa di produzione cinematografica Ezme Film, dove lavora come filmmaker e coordinatore di progetti di film education in istituti scolastici e universitari.

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